P.S. Non sono d'accordo per con gli esempi, di solito su OMGUbuntu! si trovano quelli meno conservatori di tutti 
Vero. Esempio sbagliato. Infatti omg mi piace per quello...è un buon specchio della "comunità autonoma" di Ubuntu "più vera", fatta da utenti al di la di questioni ideologiche o dogmatiche.

Anche questo è vero. Però, alle volte, bisogna guardare anche il lato "ideologico" delle cose. Mi riallaccio allo screen che mostrai prima: anche se in futuro aggiungeranno quei tasti + e -, il fatto che non l'abbiano fatto da subito (e non è una chissà che feautures da giustificare un "lo implementeremo poi") dimostra quanta possibilità di controllo da parte dell'utente abbiano in mente per il loro progetto
Che abbiano fatto e continuino a fare anche cose che considero errori non ci piove. Anche io tante cose le avrei fatte dieffe:rentemente (dal mac ad esempio, a costo di flammate siderali, avrei copiato anche di più invece di cercare la novità a prescindere. Se una soluzione è più gradita alla maggioranza e rende di più la si copia, a prescindere da chi l'abbia tirata fuori per primo)
Come dicevo prima però vedo la dieffe:renza fra dar retta all'utenza, anche se magari non abbastanza o prendendo cantonate 8quante cose semplici ma utilissime su braistorm son rimaste lettera morta?), che non calcolarla proprio (gnome ad esempio).
Però, alle volte, bisogna guardare anche il lato "ideologico" delle cose.
Certo, ma è questione di equilibrio e obbiettivi. Se il tuo target è il "pubblico già ideologicizzato" ovvio questo lato venga per primo.
Se invece è espanderti numericamente l'unica via è assecondare ed accontentare la massa pecora nelle sue necessità , che quindi diventano la questione primaria da risolvere senza intaccare l'ideologia stessa nei suoi punti base*.
Spesso essere integralisti cozzacon l'essere pratici e pragmatici.
L'utente pecora prima lo soddisfi e poi quand'è contento e fidelizzato nelle sue egoistiche necessità d'utilizzo gli spieghi l'idea alla base che l'ha accontentato e lui sarà ben felice di recepirla e propugnarla, se speri di fargli la predica sull'open e che in nome di questa adotti soluzioni che magari non lo soddisfano appieno quanto era abituato prima non cavi un ragno dal buco e se ne torna a closed freeware o a crakkare.
*Unity e le soluzioni di ubuntu, sono gpl,aperte moddabili, rimuovibili etc. magari sacrificano la smanettabilità in favore del niubbo-like ma la scelta c'è sempre e i paradigmi base del free sw son comunque rispettati.
Allo stesso modo il fatto che dopo più di un anno gli indicatori o le notifiche di ubuntu non siano modificabili se non con strumenti esterni fa capire molte cose
Anch'io non apprezzo troppo la mossa e preferirei poter fare tante cose senza app esterne (penso a quanto sia comodo ubuntu-tweak, quando son tutte cose che potevano mettere con zero sforzo di default integrate) Ma il fatto di essere in un contesto open permette proprio che loro possano dire "noi la cosa vogliamo farla così" poi, se non vi va bene, è tutto aperto, fate vobis.