Potresti spiegare se questo tuo "no" è riferito al fatto che sia lo sviluppatore che l'utilizzatore siano umani?
Non penso che gli sviluppatori di un Sistema (Operativo) "open" siano più intelligenti/accorti/bravi/"esperti"/filantropi rispetto a quelli che operano in ambito "closed".
Dunque, se non è la incompetenza, il discrimine è la "malizia".
Il punto non è chi l'ha scritto, ma in quanti possono guardare lo scritto.
Se lo guardano in 2 l'errore può sfuggire, ma se lo guardano in 100 sta:tis:ticamente l'errore viene fuori più facilmente.
Sei sicuro che più occhi "controllori" diano maggiore sicurezza? Considerando sia il numero e la complessita riguardante le linee di codice sia i trascorsi, in ambito informatico e non solo.
Sta:tis:ticamente sì. poi gli errori possono sfuggire comunque, ma quanti ne sfuggono a cento e quanti a 2 soli?
Questo ha a che fare con la sta:tis:tica.
Ti senti più sicuro di un codice che appena scritto non è più guardabile se non da chi l'ha scritto o di uno che chiunque può guardare?
Anche qui è sta:tis:tica.
Questo non ha a che fare con la sta:tis:tica, ma con al possibilità ; possibilità != probabilità .
Al netto dell'utenza Linux, secondo me, è più sicuro per le ragione dette in precedenza.
Metticci l'utente e il sistema finisce di essere sicuro, con deb scaricati da ogni dove (vedi caso gnome look, dove la falla non è del sistema, ma dell'utente).
Fino ad ora Linux è stato più sicuro perché di nicchia (i malware esistono anche qui), ma quando il livello dell'utenza si abbassa ecco il patatrac
Questa tua aeffe:rmazione crea un "assurdo", e con tale termine non è mia intenzione oeffe:nderti: senza utenza, poco importa che sia numerosa o esigua, nessun motivo di esistere ha un SIitema (Operativo); il quesito dunque rimane: "Esiste un Sistema (Operativo) che possa dirsi sicuro in senso assoluto, o relativo, ossia più 'sicuro', a dispetto di qualsivoglia operazione compiuta da una qualunque utenza? ".
Se si toglie l'utente, si eliomina sì il problema, ma lo si elimina sradicando il motivo per cui esiste qualunque Sistema (Operativo), né si può addossare al solo utente la colpa di un eventuale guaio asserendo che solo lui è passibile di errori poiché umano, come se lo sviluppatore, il "controllore" non lo siano.
È un assurdo solo se la metti sul piano filosofico.
Non pensare che la "filosofia", intensa in senso stretto o in senso lato, non sia inerente al discorso, al problema in questione, all'informatica; non a caso si utilizza il termine "filosofia" per indicare la
politica adottata/seguita dagli sviluppatori/"assemblatori" di un Sistema (Operativo).
È ovvio che l'utente non lo elimini, ma un'utenza più preparata ha un sistema più sicuro, e questo vale per ogni SO.
Continuo a risponderti che sta:tis:ticamente questo non dà alcuna garanzia di maggior sicurezza, sempre che la
Storia serva a qualcosa e si abbia perciò memoria degli accadimenti; e considerare ciò alla luce anche di quanto acccadde in altri settori, cioè non informatici, non è un vano "filosofeggiare", semmai un considerare la questione senza paraocchi, ossia a 360°; metodo questo che rende sempre più interessante qualsiasi "osservazione", sebbene aumentino le variabili in gioco e dunque il calcolo da effettuare prima di rilasciare il codice per decrittare ciò che non è ancora "visibile",
Intel
leg(g)ibile.
Ma, mediamente, è più conscia dei rischi un'utenza di un SO di massa o di uno di nicchia, per "esperti"?
Se fosse più conscia dei rischi una utenza di nicchia, per "esperti", che senso avrebbe un Sistema (Operativo), considerando appunto la "filosofia"
open che sta alla base del Sistema (Operativo) usato, se non da tutti, dalla maggior parte dei membri di questo forum, ma non solo? E che senso e sicurezza avrebbe se esso cessasse di essere di nicchia? O non deve/dovrebbe mai non essere di nicchia?
spero di non avere sminchiato i quote
Non li sminchiasti.