Che Dio esista non è un dato di fatto. Come non lo è il fatto che non esista.
Intendevo il discorso sui bisogni
Il fatto che il mio credere non debba interferire con ciò che credi/non credi tu è sacrosanto. Deve però essere bidirezionale la cosa.
Esempio la preghierina è una cosa stupida - non la definirei stupida, piuttosto un indottrinamento verso un pensiero che non deve essere imposto - e ok. Io per esempio vorrei che mio figlio/a avesse una sensibilità tale nei confronti della vita (un valore che io reputo fondamentale, e che ancora la costituzione mi permette - anzi in teoria mi obbliga - a dover trasmettere ai miei figli) da considerare l'aborto una pratica in linea di massima da evitare. Quindi non mi piacerebbe se un'insegnante pretendesse invece di spiegargli che non c'è niente di male.
che ne pensi di ciò?
Che certi argomenti dovrebbero prima essere affrontati in famiglia.
Ed eventualmente anche dopo un eventuale propaganda da parte di un insegnante.
Forse, da parte mia, è passato un messaggio sbagliato..
Io non sono pro-aborto, io sono a favore della scelta, che è diverso.
Non consiglierei a nessuno di trombare come una scimmia, tanto c'è l'aborto, anche perché non è una scelta semplice, per la donna.
E nessuno dice questo, neanche le femministe più accanite (che odio profondamente).
Quello che preme a me è che, però, per le persone che scelgono quella via, per un milione di motivi, non ci siano ostacoli causati dalle scelte di altri.
Comunque non penso che ci sia nessun asilo o nessuna scuola elementare che insegni cos'è l'aborto, se non alle superiori in classi di diritto (come è stato per me) o biologia (come è stato sempre nel mio caso), senza (in teoria, la pratica è altra cosa) giudizi di merito.
Onestamente, chi insegna ai bimbi cos'è l'aborto?
Che poi tu voglia insegnare ai tuoi figli il rispetto della vita è ok, ci mancherebbe. È quello che vorremmo tutti.
Ma poi, oggettivamente, in Italia, ci sono 53.000.000 di cristiani, di cui 51.000.000 di cattolici, come fa un cattolico italiano a sentirsi discriminato per la propria religione? Questo me lo chiedo proprio

Che poi, oggettivamente, il fatto che ci sia la possibilità dell'aborto, per la persona profondamente contraria, cosa cambia, a livello di libertà individuale?

Le ultime domande senza polemica, solo per capire, perché di solito non mi risponde nessuno o si comincia col delirio religioso, andrai all'inferno ecc, per cui mando a fare in culo per direttissima.
Ammesso ci sia un dio penso che dovrebbe essere lui a giudicarmi, non le persone.
Come del resto dice Luca 6,37:"Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato"