Secondo me non è assolutamente vero che chi non paga oggi le tasse le pagherebbe se queste fossero più basse. Semplicemente, non le paga chi può non pagarle, e sistematicamente continuerà a farlo. Anzi, sarebbe forse più motivato visto l'importo più basso. Per dire, tutti ci lamentiamo dei prezzi dei cd, ma quanti poi comprano la musica su internet a prezzi decenti? In secondo luogo, qualsiasi governo che sarà in carica nei prossimi anni avrà ben poco potere sull'economia. Perché? Perché abbiamo recente ratificato questa cosa qua:
https://en.wikipedia.org/wiki/European_Fiscal_Compact, il che significa che qualsiasi manovra economica sarà limitata. Per quanto riguarda quella teoria là, a me sembra una boiata. Vogliamo fare una politica keynesiana? Io sarei d'accordissimo, ma non è così che si fa. Non mi fido dei privati che verrebbero privilegiati da quella tassazione più bassa. Piuttosto, le tasse si possono alzare. È vero che in Italia sono alte sul reddito, ma sulle proprietà non c'è quasi nulla. Io sarei per una patrimoniale aggregata fissa abbestia e drastica riduzione delle imposte sul reddito, con criteri migliori di progressività. Una patrimoniale è parecchio più difficile da evadere delle tasse sul reddito. Bisogna poi passare dal sistema contributivo a quello impositivo, e utilizzare sistemi informatici per cioccare gli evasori: i dati ci sono, i sistemi informatici pure (google e facebook macinano quantità più grosse di dati ogni giorno), manca la volontà politica (vedere i casini sul primitivo redditometro). Per il semplice fatto che gli evasori in Italia sono qualche milione. Che significa milioni di voti. Democrazia significa anche che se il popolo fa schifo il governo non potrà essere meglio. Ciò fatto, si potrebbe cominciare un vero programma ingente di spesa pubblica, magari con qualche nazionalizzazione. Ovviamente prima di partire con questo piano di spesa bisogna ristrutturare i parametri di prestazione delle imprese pubbliche, cosa che si può fare, altrimenti sono soldi buttati, come sono soldi buttati quelli lasciati nelle tasche degli italiani con una tassazione più morbida. Infine una bella patrimoniale avrebbe il potere di colpire chi campa di rendita (e in italia penso siano un bel po') per favorire chi invece lavora. Un tale programma non verrà mai realizzato da nessuno, il PD ha dovuto fare retromarcia sulla patrimoniale e gli altri tacciono. In più ci sono i vincoli dell'europa. Comunque una tassazione indiretta come quella proposta dall'articolo e l'aliquota fissa sono due cose che hanno ampiamente dimostrato di aumentare soltanto gli squilibri sociali. Ma anche nel mondo, le teorie di keynes le hanno dimenticate tutti, vanno più di moda quelle neoliberiste. Con la differenza che le teorie di keynes applicate hanno risollevato una nazione enorme dopo una disastrosa crisi finanziaria (gli stati uniti dopo il '29) e anche l'italia del dopoguerra, mentre le teorie di friedman e amici nei paesi dell'ex blocco sovietico hanno prodotto soltanto una grande devastazione anche in termini di vite umane. E questi sono solo due esempi. Volevo condividere un semplice ragionamento sulla crisi con voi. Allora, una massa sempre più grande di gente si sta impoverendo, cioè ha sempre meno soldi. Ma questi soldi spariscono forse nel nulla? Se la massa monetaria è costante o al massimo aumenta, allora significa che se qualcuno si impoverisce, qualcun'altro diventa sempre più ricco. Ed infatti con la crisi il numero di miliardari è aumentato.