Però @94-psy l'ultima notizia che ricordo a proposito dell'istruzione italiana è che gli studenti italiani in un serie di test erano risultati 27esimi su 28 in Europa.
Confrontarci con stranieri, qui a casa nostra, provenienti da paesi del secondo/terzo mondo paesi in via di sviluppo diciamo che non è l'ideale.
Purtroppo quando ci confrontiamo con quelli che dovrebbero essere i nostri "pari" le "prendiamo" alla stragrande.
se si valutasse il sistema universitario avremmo un'inversione forte di tendenza. vai all'estero e sono letteralmente vuoti, tanta pratica ma non sanno minimamente il perchè delle cose. noi siamo l'opposto (almeno a modena). sappiamo molto ma abbiamo poca pratica. il problema è che dalla teoria alla pratica è un passo naturale e anche intuitivo alle volte. dalla pratica alla teoria è tutto fuorchè intuitivo. molti testi che uso sono "anglosassoni" come metodo di studio, il che si può tradurre come "non me ne frega un cazzo dei concetti, della matematica, dei dettagli, sparo lì un circa della definizione e la spiego un minimo e via che si va". questo metodo spannometrico è altamente fallimentare (in elettronica 1 ho avuto un professore coi controaczzi che ci ha spiegato la teoria e dato un metodo di analisi, in elettronica 2 ho affrontato tutto col metodo "razavi" * e il risultato è stato impressionante: usando il metodo spannometrico anglosassone si ottengono errori anche di un 10-20% rispetto ad un metodo più nostro in cui si ottengono risultati molto simili a quella che è la realtà fisica dei dispositivi)
ingegneria a modena è una delle più in alto in classifica in italia e me ne sto rendendo conto quando mi confronto con gente che viene in erasmus da noi: gente senza le basi, gente che faceva le cose semplici e si lamentano che non passano gli esami. quando si va in erasmus per noi è in genere una pacchia, tanto che solitamente l'erasmus è fatto al 98% da ragazzi che non riescono a passare in italia e li passano all'estero perchè più semplici.
saremo 27 su 28 per elementari medie e superiori, ma a livello universitario siamo molto avanti (e qua non parlo di voti, visto che basta copiare per un 30, parlo di conoscenze a posteriori) e una prova a favore di questo è: guarda nelle più grandi aziende al mondo (qualcomm, intel e simili), ai vertici alti trovi sempre almeno un italiano

* Razavi è un autore (credo indiano) che fa circa 8 libri l'anno e 300 pubblicazioni, o scarseggi in qualità e te li fai fare da altri, o sei un mostro. sfortunatamente è la prima (il libro, in sintesi, fa pena, manca di concetti fondamentali, semplifica fenomeni fisici alquanto rilevanti, approssima tutto alla bene e meglio, bastano due ordini di grandezza e via che si levano dei contributi, e poi si vedono i risultati scarsi)