Le persone normali ricordano gli eventi passati, fanno sogni su eventi passati e del futuro hanno solo l'idea di ciò che potrebbe accadere per la logica conseguenza.
Poi ci sono i sensitivi: persone che dicono di conoscere il futuro. Di loro si pensa che siano tutti ciarlatani e nessuno sano di mente li prenderebbe sul serio.
Poi c'è un tizio... uno che non ha buona memoria del passato e fa sogni premonitori, ma non i tipici sogni che si vedono nei film con tanto di profezie, effetti speciali o segni che compaiono sul corpo dopo il risveglio. No. Costui fa sogni normali, ma che ricorda per tanto tempo. Penserete che sia un tipo normale, così come lo pensava lui prima che si avverasse uno dei suoi sogni. Ma i sogni, solitamente, per avverarsi hanno bisogno di un'interpretazione trasversale per farli coincidere alla realtà.
Tutto iniziò da bambino: poteva avere pochi anni o poco meno, oppure poco più, ma comunque poco, e questo è più che sufficiente per farvi confondere quanto lo era lui sulla data dal suo primo sogno "strano". Sognò una casa bianca con i gradini d'avanti la porta, una stanza d'ingresso non molto larga ma lunga, con una vetrata che dava verso la scala interna, e dell'altra parte della stanza un gradino che rialza 1/3 della stanza, il tutto mentre sentiva una tristezza profonda. Si svegliò con la curiosità di voler entrare in quella casa, ma ovviamente non poteva spacciarsi per un tecnico dell'Enel perché era troppo piccolo, e nemmeno per un idraulico, altrimenti lo avrebbero scambiato per Mario senza fungo e senza il collega Luigi.
Passarono gli anni, fece altri sogni di cui
vedi link e continuò la sua vita fino.
Un giorno incontrò un tizio per caso a casa di suo cugino. Era fortunato ad averlo incontrato a casa di un cugino con una sola "g" e siccome non era un bimbominkia, fecero amicizia. Un giorno questo amico lo portò a casa sua... quella del sogno.
Tutto il resto mi scoccia scriverlo
