@Staffan De Mistura Sei romano? 
Comunque ho un amico che è un militante del PD (e con cui litigo spesso
) che mi ha detto che quando Renzi dette l'annuncio del suo ritiro nel caso di sconfitta al referendum sono rimasti tutti perplessi anche all'interno del partito. Qualcuno dei suoi addirittura lo da già per spacciato, io non ne sono comunque affatto convinto.
Ebbene sì, sono romano e pensa un po' voto a Roma.
I militanti del PD che conosco io non lo sono più, e anzi alcuni sono stati tra i primi a passare al 'lato oscuro' dei 5s. Adesso a me non fanno certo impazzire, non li ho votati al primo turno, ma al ballottaggio sì. Ma d'altra parte soprattutto quelli di lunga militanza si sono trovati un partito completamente snaturato e che non li vuole più, il tutto per accogliere un fumoso e incerto elettorato di centro destra, che però è più confuso e che ha già dimostrato che l'invaghimento delle europee (che poi comunque con quell'affluenza lì ci sarebbe da ridire) era passeggero e come è venuto se ne può andare in ogni momento. E per farlo si è giocato molto di quello zoccolo duro di fedelissimi che il 30% anche nei momenti peggiori te lo garantiva.
Sotto un albero grande non cresce nulla. Quando morirà Renzi morirà il PD, e con lui definitivamente anche il centrosinistra.
Che non è un male, visto che il centro"sinistra" è da quando è nato che di sinistra ha molto poco. Tutte le contraddizioni già c'erano, Renzi le ha solo esasperate e portate a compimento.
Infatti no non è stata una buona mossa da parte Renzie far diventare quel referendum un referendum pro-contro renzi, altro che arma a doppio taglio, quest'ideona è venuta in periodo diverso. Solo che al giorno d'oggi in italia le cose cambiano anche molto in fretta, mentre molte classi dirigenti invece sono ferme al passato in cui l'immobilismo la lentezza erano i paradigmi dominanti. A seconda di come vanno le cose mi aspetto comunque una bella sterzata su questo aspetto. (
che state a dì? no-no mica è un referendum su di me o sul governo è sulla costituzione)
E' dalla svolta veltroniana che quelli di sinistra se e quando votano lo fanno con il classico naso "turato". Il fatto è che a sinistra del PD, NON C'E' UN CAZZO, proprio non esiste. E questo per l'incazzutura a morte dei eventuali votanti, che invece ci sono e sono tutt'altro che pochissimi; ai quei tempi, con tutto il realistico pessimismo che mi contraddistingue non avrei mai pensato che in tanti anni non si sarebbero saputi organizzare. E ogni volta che tentavano veniva davvero la voglia di punirli per la loro incapacità (e questo termine è già un complimento) di saper organizzare un movimento nazionale di sinistra.
L'altro dato fondamentale è che è stato smantellato, e ben prima di Renzie, l'"apparato", a livello locale,
soprattutto a livello locale che è poi la forza vera. Critiche (anche personali) che risalgono ad una quindicina di anni fa. "State inseguendo lo psico nano-paraculo e "suoi" sul suo stesso terreno, ma vi rendete conto? Non solo siete perdenti con lui, ma siete perdenti se mettete in atto
questa come strategia (che si compone di varie strategie) nel medio termine. Indipendentemente da lui, anche quando non ci sarà più.
La scelta è stata quella e precisa, semplicisticamente: l'americanizzazione dello scenario politico. Trasversale. Al di là del giudizio personale che posso darne è chiaro che c'è una grossa parte del paese di qualunque origine (politica) a cui non piace proprio, semplicemente non la sente "sua".
Sapete quando il "te l'avevo detto" non soddisfa proprio, ma proprio, per niente?