CitazioneAnalfabetismo funzionale
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Con il termine analfabetismo funzionale si intende l'incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana. In generale, l'analfabetismo è l'incapacità di leggere o scrivere frasi semplici in una qualsiasi lingua. Si parla talvolta, meno comunemente, di illetteratismo, termine usato perlopiù in ambito scientifico che definisce individui incapaci di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere con testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità.

https://it.wikipedia.org/wiki/Analfabetismo_funzionale

"incapacita' di leggere e scrivere frasi semplici"

Io no capire come essere storia adesso buana  ;D

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a323109 noto analfabeta (dis)funzionale e qualunquista a badilate

Citazione di: a323109 il 15 Maggio 2016, 09:23:49
Citazione di: eldar il 15 Maggio 2016, 09:19:35
CitazioneLa seconda può interessare anche gente laureata e con gradi di alfabetizzazione molto alta
yessa...però come sottolineava il buon staffan ormai è definizione abusatissima

E' anche una scusa, se non sei daccordo con uno gli dai del analfabeta fuzionale e sei a posto.

:drd:
È un onore per me permetterti di conoscermi

@a323109 ci sei o ci fai? Seriamente.

Dal TUO link

"In generale, l'analfabetismo è l'incapacità di leggere o scrivere frasi semplici in una qualsiasi lingua"
L'analfabetismo E BASTA è quello che dici tu.

L'analfabetismo FUNZIONALE è "incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana" che non significa non sapere leggere e scrivere testi semplici, ma non essere in grado, pur sapendolo fare, di applicare le nozioni apprese nella vita di tutti i giorni.
Come per esempio leggere un testo di 3 righe e non capirne il significato
Ritengo di avere diritto alle royalties sull'acronimo BUBS :lki:
Sono scemo di mio :verovero: Tutto a posto | I don't have a problem with caffeine. I have a problem without caffeine.
Se i nostri cervelli fossero abbastanza semplici da poter essere capiti, allora saremmo così semplici che non capiremmo - Ian Stewart
Fotografia ad mentula

le due cose non si escludono.
l'analfabetismo funzionale è in una fase di vera e propria esplosione come piaga sociale (e come diceva darko è uno dei lati oscurissimi, e imho dal sapore distopico sul lungo periodo del nuovo corso del mondo iperconesso)
d'altro canto, è vero che è è diventato una figura retorica/insulto standard per posizioni avverse ed inconciliabili cioè appunto: se non sei daccordo con uno, e tu hai ovviamente ragione, gli dai del analfabeta funzionale e sei a posto.

#44 15 Maggio 2016, 09:53:34 Ultima modifica: 15 Maggio 2016, 10:09:01 di a323109
Citazione di: Darko il 15 Maggio 2016, 09:40:46
@a323109
L'analfabetismo FUNZIONALE è "incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana" che non significa non sapere leggere e scrivere testi semplici, ma non essere in grado, pur sapendolo fare, di applicare le nozioni apprese nella vita di tutti i giorni.
Come per esempio leggere un testo di 3 righe e non capirne il significato

Ma che casino  :confused:

Ho capito, lo so', l'analfabeta non sa leggere e scrivere...sto cazzo di analfabeta funzionale NON e' neanche ben definito.
Ci sono per esempio dei test per stabilire se uno e' o non e' analfabeta funzionale???

No, non ci sono, perche' e' un concetto-cazzata gia' all'origine.

Che significa in modo efficente?
Se mi danno il controllo di un impianto di trasformazione da 20 megawatt e faccio il mio lavoro sono efficente???
O sono un analfabeta funzionale che per culo non ha fatto esplodere tutto???

Posso essere analfabeta funzionale per quanto riguarda l'immigrazione e non esserlo quando si tratta di lavori complessi????

Citazione di: Darko il 15 Maggio 2016, 08:59:46
@a323109 analfabetismo e analfabetismo funzionale sono due cose completamente diverse.
La seconda può interessare anche gente laureata e con gradi di alfabetizzazione molto alta

Questo e' un paradosso, un laureato ha capacita' linguistiche riconosciute dallo stato, significa che lo stato mette ai vertici persone classificate "analfabeta funzionale" ???

Non credo proprio.
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#45 15 Maggio 2016, 12:17:05 Ultima modifica: 15 Maggio 2016, 12:55:23 di Gabo
Citazione di: a323109 il 15 Maggio 2016, 09:53:34
Ho capito, lo so', l'analfabeta non sa leggere e scrivere...sto cazzo di analfabeta funzionale NON e' neanche ben definito.
Ci sono per esempio dei test per stabilire se uno e' o non e' analfabeta funzionale???

No, non ci sono, perche' e' un concetto-cazzata gia' all'origine.


CitazioneDiffusione

Negli Stati Uniti, secondo la rivista Business, all'inizio del XXI secolo gli adulti funzionalmente analfabeti che avevano un impiego sono stati stimati essere 15 milioni. L'American Council of Life Insurers ha denunciato che il 75% delle compagnie della classifica annuale Fortune 500 fornisce un qualche livello di corsi di riparazione per i loro lavoratori. In tutti gli Stati Uniti 30 milioni di persone (il 14% di adulti) non sono in grado di compiere attività di lettura semplici e di tutti i giorni.[1]

Il National Center for Education Statistics fornisce maggiori dettagli.[2]

E a quel punto uno va a controllare le note:

http://nces.ed.gov/NAAL/datafiles.asp

http://nces.ed.gov/naal/kf_demographics.asp

In aggiunta, sempre all'interno della pagina, si possono trovare link interni a wikipedia per ampliare la ricerca:

https://it.wikipedia.org/wiki/Analfabetismo#L.27indagine_2013_sulle_competenze_degli_italiani

CVD, un analfabeta funzionale non è in grado di fare questa operazione, e derubrica a "concetto-cazzata" ciò che non è in grado di capire.



Io parto dal presupposto che TUTTI operiamo delle semplificazioni sulla realtà che osserviamo. È inevitabile, nessuno può avere il tempo, la capacità e la competenza di analizzare ogni cosa partendo dalla fonte originale. E se anche (ipoteticamente) lo si potesse fare, servirebbe ad ogni modo la capacità di navigare quel livello emergente che mette insieme e dà un senso all'interazione di tutte queste cose, ammesso che esista. Sicuramente la stupidità o l'ignoranza (comunque definite - la cosa è problematica) può essere accompagnata ad esternazioni che possiamo considerare semplicistiche, pregiudiziali ecc. ma siamo sicuri che ne sia LA causa? Se queste persone che hanno queste opinioni fossero più intelligenti e/o istruite, quindi, la penserebbero in modo diverso? Dicevo che bisogna operare delle scelte nell'interpretazione della realtà, scelte che non possono essere esaustive - qualcosa rimane fuori. Io per deformazione tendo a non considerare nemmeno visioni che si rifacciano a delle qualità "morali" dei singoli, per questo sentir parlare sempre di "paura dell'altro ecc." mi lascia un po' perplesso, nel senso che io, pur non condividendo questa visione del fenomeno immigrazione, capisco abbastanza bene perché esista questa risposta, e mi pare poco corretto ma da un punto di vista epistemiologico spostare tutto il carico sulla mancanza di qualità morali o di comprensione dei singoli. Oltretutto stiamo parlando di un fenomeno estremamente complesso e che tocca tutta una serie di "nervi scoperti" e che hanno comunque un fondamento nella realtà: la percezione della minaccia di forza lavoro che fa concorrenza al ribasso, la perdita di identità nazionale che è connessa alla perdita di potere democratico nella dimensione nazionale - che voto a fare per dire se poi il governo deve andare a chiedere in ginocchio (come in questi giorni) di poter essere libero di gestire il bilancio come crede? Insomma a me sembra che si voglia negare che non esistano dei problemi reali connessi all'immigrazione. Problemi di cui certamente non sono gli immigrati i colpevoli, ed anzi sono le prime vittime - ma è sempre successo a tutte le latitudini che la tendenza naturale delle masse è quella di prendersela proprio con gli immigrati, soprattutto a giovamento di chi facilmente se ne adopera per mantenere la pace sociale interna. Dopodiché a me da fastidio ogni tentativo di ridurre la democrazia sulla base del fatto che l'elettorato non sarebbe qualificato. Ma certo che non lo è! Allora basterebbe creare una dittatura di tecnici ingegneri e scienzati. Piccolo problema 1: spesso nemmeno tra gli esperti esiste un consenso. Problema 2: nel gestire la vita comune non esiste una sola cosa, corretta per definizione, da fare: dipende da obiettivi che vengono da fuori, da quello che si immagina e si desidera ottenere in base ai propri interessi, interessi che saranno divergenti tra varie fasce della popolazione. E quindi anche l'esperienza e la conoscenza approfondita serve, sì, ma solo se sottomessa a degli obiettivi che sono esterni. Perciò non voglio girarci intorno, ma questo stile di soppressione di una discussione su base "tecnocratica" e fondamentalmente un certo disprezzo "positivista" per la democrazia è alla fine, secondo me, uno dei tanti strumenti culturali che fanno largo e accompagnano quella oligarchizzazione che è in atto nel mondo. Il problema è che anche le nostre categorie di pensiero sono state catturate dagli interessi dominanti. Ed in questo sì che l'analfabetismo funzionale, quello vero e non usato come arma dialettica, è un alleato fondamentale. Però voglio ricordare comunque che il suffragio universale è stato introdotto quando c'era una percentuale significativa di analfabeti VERI.

#47 15 Maggio 2016, 15:55:29 Ultima modifica: 15 Maggio 2016, 15:58:32 di a323109
Citazione di: Gabo il 15 Maggio 2016, 12:17:05



CVD, un analfabeta funzionale non è in grado di fare questa operazione, e derubrica a "concetto-cazzata" ciò che non è in grado di capire.

Va bene allora e' ancora peggio.

La cazzata ha una sua dignita' ma come la metti tu e' un AMERICANATA che è' peggio  ;D

Adesso tanto per far comprendere bene la mia analfabeticita' funzionale:

Oggi in un solo giorno tra benzina, autostrada, abbuffata di pesce al ristorante, shopping...ecc ho speso quasi mille euro.

Alla faccia tua e dei tuoi richiedenti asilo.  ;D

100:30=33,3 periodico

Avrei potuto mantenere un negretto per un mese...ma mi spiace...non l'ho fatto. Li ho spesi per me è la mia famiglia visto che sono analfabeta senza speranza.

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Aspetta, adesso ne sparo un'altra.

Analfabeta FUNZIONALE

FUNZIONALE a cosa?

FUNZIONALE a quelli come te che sperano in una massa di analfabeti da poter facilmente controllare.

Invece loro (gli analfabeti funzionali) saranno anche analfabeti secondo le vostre classificazioni che vengono dagli USA ( le famose americanate)  ma sono furbi. E la furbizia non e' controllabile tanto facilmente.

Gli Italiani in un modo o nell'altro ti fregano, e' la loro natura ;)
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Citazione di: a323109 il 15 Maggio 2016, 15:55:29
Citazione di: Gabo il 15 Maggio 2016, 12:17:05



CVD, un analfabeta funzionale non è in grado di fare questa operazione, e derubrica a "concetto-cazzata" ciò che non è in grado di capire.

Va bene allora e' ancora peggio.

La cazzata ha una sua dignita' ma come la metti tu e' un AMERICANATA che è' peggio  ;D

Adesso tanto per far comprendere bene la mia analfabeticita' funzionale:

Oggi in un solo giorno tra benzina, autostrada, abbuffata di pesce al ristorante, shopping...ecc ho speso quasi mille euro.

Alla faccia tua e dei tuoi richiedenti asilo.  ;D

100:30=33,3 periodico

Avrei potuto mantenere un negretto per un mese...ma mi spiace...non l'ho fatto. Li ho spesi per me è la mia famiglia visto che sono analfabeta senza speranza.
:love: :love: :love:
È un onore per me permetterti di conoscermi

#50 16 Maggio 2016, 01:18:38 Ultima modifica: 16 Maggio 2016, 01:27:29 di Gabo
Citazione di: Staffan De Mistura il 15 Maggio 2016, 15:18:49
Io parto dal presupposto che TUTTI operiamo delle semplificazioni sulla realtà che osserviamo. È inevitabile, nessuno può avere il tempo, la capacità e la competenza di analizzare ogni cosa partendo dalla fonte originale. E se anche (ipoteticamente) lo si potesse fare, servirebbe ad ogni modo la capacità di navigare quel livello emergente che mette insieme e dà un senso all'interazione di tutte queste cose, ammesso che esista. Sicuramente la stupidità o l'ignoranza (comunque definite - la cosa è problematica) può essere accompagnata ad esternazioni che possiamo considerare semplicistiche, pregiudiziali ecc. ma siamo sicuri che ne sia LA causa? Se queste persone che hanno queste opinioni fossero più intelligenti e/o istruite, quindi, la penserebbero in modo diverso? Dicevo che bisogna operare delle scelte nell'interpretazione della realtà, scelte che non possono essere esaustive - qualcosa rimane fuori. Io per deformazione tendo a non considerare nemmeno visioni che si rifacciano a delle qualità "morali" dei singoli, per questo sentir parlare sempre di "paura dell'altro ecc." mi lascia un po' perplesso, nel senso che io, pur non condividendo questa visione del fenomeno immigrazione, capisco abbastanza bene perché esista questa risposta, e mi pare poco corretto ma da un punto di vista epistemiologico spostare tutto il carico sulla mancanza di qualità morali o di comprensione dei singoli. Oltretutto stiamo parlando di un fenomeno estremamente complesso e che tocca tutta una serie di "nervi scoperti" e che hanno comunque un fondamento nella realtà: la percezione della minaccia di forza lavoro che fa concorrenza al ribasso, la perdita di identità nazionale che è connessa alla perdita di potere democratico nella dimensione nazionale - che voto a fare per dire se poi il governo deve andare a chiedere in ginocchio (come in questi giorni) di poter essere libero di gestire il bilancio come crede? Insomma a me sembra che si voglia negare che non esistano dei problemi reali connessi all'immigrazione. Problemi di cui certamente non sono gli immigrati i colpevoli, ed anzi sono le prime vittime - ma è sempre successo a tutte le latitudini che la tendenza naturale delle masse è quella di prendersela proprio con gli immigrati, soprattutto a giovamento di chi facilmente se ne adopera per mantenere la pace sociale interna. Dopodiché a me da fastidio ogni tentativo di ridurre la democrazia sulla base del fatto che l'elettorato non sarebbe qualificato. Ma certo che non lo è! Allora basterebbe creare una dittatura di tecnici ingegneri e scienzati. Piccolo problema 1: spesso nemmeno tra gli esperti esiste un consenso. Problema 2: nel gestire la vita comune non esiste una sola cosa, corretta per definizione, da fare: dipende da obiettivi che vengono da fuori, da quello che si immagina e si desidera ottenere in base ai propri interessi, interessi che saranno divergenti tra varie fasce della popolazione. E quindi anche l'esperienza e la conoscenza approfondita serve, sì, ma solo se sottomessa a degli obiettivi che sono esterni. Perciò non voglio girarci intorno, ma questo stile di soppressione di una discussione su base "tecnocratica" e fondamentalmente un certo disprezzo "positivista" per la democrazia è alla fine, secondo me, uno dei tanti strumenti culturali che fanno largo e accompagnano quella oligarchizzazione che è in atto nel mondo. Il problema è che anche le nostre categorie di pensiero sono state catturate dagli interessi dominanti. Ed in questo sì che l'analfabetismo funzionale, quello vero e non usato come arma dialettica, è un alleato fondamentale. Però voglio ricordare comunque che il suffragio universale è stato introdotto quando c'era una percentuale significativa di analfabeti VERI.

Tutti noi interagiamo con il mondo operando delle semplificazioni, assolutamente necessarie ad un corpo fisico per poter agire su un piano concreto. Non a caso sentiamo solo una certa gamma di suoni, così come siamo in grado di vedere solamente una ristretta gamma dello spettro elettromagnetico. Questa necessità è inevitabilmente proiettata alla nostra mente, che d'altronde risiede in un corpo fisico e funziona solamente grazie a mere sostanze chimiche. Con questo cosa voglio arrivare a dire? Che esiste un grado accettabile di approssimazione della realtà, ovviamente contingentata anche dal momento storico, dal luogo geografico e, in maniera più prepotente, dall'esperienza soggettiva. Io scomoderei quindi non l'epistemologia, ma la gnoseologia, poichè ciò che mi viene spontaneo chiedermi è se esiste una verità oggettiva (peraltro tema trito e ritrito nella filosofia occidentale). Io rispondo di no. Il tema dei problemi legati all'immigrazione è toccato da questa discussione nel momento in cui si pretende di erigersi a giudici imperituri della verità, e non è mia intenzione fare ciò. Esistono però certi atteggiamenti che ai miei occhi appaiono del tutto contrari allo Ius Gentium e che trovo intollerabili. Sicuramente ci sono nervi scoperti che vengono toccati, così come è vero che in questioni del genere è cruciale ciò che qualcuno definì "subconscio collettivo". Ciò fornisce una spiegazione, ma non la giustificazione per atteggiamenti del tutto contrari al senso di umanità e che arrivano a negare l'evidenza fattuale. A questo si aggiunge l'incapacità di comprendere informazioni anche basilare; ma attenzione, non è un modo per sopprimere l'opinione altrui. Ti faccio un esempio: è interpretabile l'informazione che i rifugiati non ricevono personalmente un soldo ma finiscono in fondi gestiti da enti e/o associazioni? Assolutamente no. Eppure si ha l'impressione che concetti tanto semplici non siano assimilabili, si assiste disarmati a risposte che riescono a trovare la propria ragion d'essere solamente nella propria piccola esperienza personale. Poi ovvio, nessuno tra i presenti è in grado di determinare correttamente l'analfabetismo funzionale altrui,  le nostre valutazioni lasciano il tempo che trovano, stiamo discutendo con post di poche righe su un forum pubblico. Non intendo sopprimere l'opinione di nessuno, purchè argomentata in maniera razionale e civile. Per quanto riguarda il discorso sulla democrazia stai parlando con una persona che non si riconosce nei valori democratici, perlomeno quando estesi a comunità eccessivamente grandi. Ritengo che invece esistano un gran numero di temi per cui è necessario un discreto livello di formazione culturale per poter esprimere opinioni, e che proprio qui stia la fallacia delle grandi democrazie, ree di permettere a persone incompetenti di esprimere un giudizio che non sono in grado di esprimere. Siamo abituati ad attribuire un valore negativo alle parole "oligarchia" e "aristocrazia", ma in realtà l'etimo di queste è un qualcosa di estremamente  lineare. Chi non ambirebbe ad avere un governo di pochi e di migliori (e qui sorrido pensando alla riforma costituzionale appena varata)? Dici assolutamente bene nel far osservare che il suffragio universale è stato introdotto in un momento storico di grandissima diffusione dell'analfabetismo stretto, ma faccio notare allora (semplificando volutamente la discussione) che non molto più tardi hanno trovato la strada aperta personaggi come Hitler e Mussolini nell'Europa democratica. Oggi viviamo il nuovo stadio dell'analfabetismo: è un caso che in questo revival moderno trovino sempre più consenso elementi del calibro di Trump o Salvini? Io credo di no. Sono risposte facili a problemi complessi, esattamente ciò di cui gli analfabeti funzionali hanno bisogno.

#51 16 Maggio 2016, 06:54:51 Ultima modifica: 16 Maggio 2016, 07:06:10 di a323109
Benissimo

Dopo la tesi di laurea che serve a poco se non a prendere la laurea appunto, passiamo alla realta'.

Nel mondo ci sono migliardi di persone che possono dirsi genericamente "in difficolta'", li portiamo tutti in Europa fino ad arrivare alla densita' di 1 immigrante per metro quadro. Mentre se un italiano ha un disagio qualunque se lo tiene.

Se i tuoi oligarchi vogliono la terza guerra mondiale questo e' il sistema perfetto.

Non credo che non abbiano capito che esiste un limite fisico riguardo al numero di accolti/mantenuti dagli Europei.

Andando oltre. questo e' il modo per creare un nuovo Hitler ma hanno pensato gli oligarchi che quando uscira' il nuovo Hitler magari loro saranno i primi a cadere??? Non e' la democrazia che crea il dittatore ma le condizioni sociali.
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@a323109 tu, del discorso analfabetismo funzionale, non hai capito una mazza.
E lo si vede dagli esempi che fai.
Non c'entra il grado di alfabetizzazione, non c'entra il lavoro svolto.
Ma,  soprattutto, cazzo c'entrano criteri americani e il non essere ben definito?
:confused: :confused: :confused:
Ritengo di avere diritto alle royalties sull'acronimo BUBS :lki:
Sono scemo di mio :verovero: Tutto a posto | I don't have a problem with caffeine. I have a problem without caffeine.
Se i nostri cervelli fossero abbastanza semplici da poter essere capiti, allora saremmo così semplici che non capiremmo - Ian Stewart
Fotografia ad mentula

Citazione@a323109 tu, del discorso analfabetismo funzionale, non hai capito una mazza.
^

per la cronaca, ci son miei colleghi laureati in ingegneria (laurea magistrale, eh) che continuano a confondere li con gli, a dire pultroppo, e altre cose simili.

quindi no, una laurea non comporta capacità di interpretazione dei testi (o almeno, non in senso generale, magari sei bravissimo a leggere un datasheet ma non sei in grado di capire una pagina di testo generica )
スニャブロ ufficiale del forum
pulsantoni pulsantosi per greasemonkey: http://bubs.altervista.org/index.php?topic=4.msg183#msg183
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I miei vaneggi pseudodisegnosi: http://sgnafp.deviantart.com/

"Speed never killed anyone, suddenly becoming stationary, that's what gets you."

#55 16 Maggio 2016, 12:06:20 Ultima modifica: 16 Maggio 2016, 12:31:04 di Gabo
Citazione di: Darko il 16 Maggio 2016, 08:54:03
@a323109 tu, del discorso analfabetismo funzionale, non hai capito una mazza.
E lo si vede dagli esempi che fai.

Amerikanata!!!!!!!!!!11!!!!!!!1!!!!1

Si però anche tu, non far l'ironico troll elitista di sticazzi  :lkof:

Solo lui può trollare? :asd:

A lui viene magnificamente