Allora definiamo naturale 
Non ce ne usciamo più.
già, però tocca. Son argomenti che ramificano molto e se non ti metti daccordo sulle definizione dei concetti base "assiomi" da cui si parte i ragionamenti partono per la tangente e non arrivi mai a nulla dando a uguali parole significati diversi che implementano assiomi diversi quando non contrapposti.
è un problema non nuovo eh, è vecchio quanto la filosofia

Secondo la Carta di Ottawa (1986), che definisce la promozione della salute ed è punto di riferimento per lo sviluppo delle politiche sanitarie mondiali, "la salute è una risorsa per la vita quotidiana, non l’obiettivo del vivere. La salute è un concetto positivo che valorizza le risorse personali e sociali, come pure le capacità fisiche.
La salute si raggiunge allorché gli individui sviluppano e mobilitano al meglio le proprie risorse, in modo da soddisfare prerogative sia personali (fisiche e mentali), sia esterne (sociali e materiali)."
Perché parlo di salute parlando di fecondazione assistita, diagnosi preimpianto ecc.
Ne parlo perché, per dire, il diritto alla salute della donna è il concetto base della demolizione della legge 40/2004 in Italia*, nonché alla base di tutte quelle leggi, in tutto il mondo, che regolarizzano fecondazione assistita (omo o eterologa), l'aborto e tutto ciò che riguarda argomenti del genere.
[..]
Quindi si, @eldar, la procreazione è di fatto considerata parte di quel diritto fondamentale che è il diritto alla salute.
Considerata. appunto, son convenzioni sociali dettate dalla sensibilità del contesto storico e sociale, niente di male o di innaturale in ciò, anzi, capiamoci. Ma lo sottolineo.
Son tratti sulla carta scritti da uomini per uomini.
Siamo tutti d'accordo che il diritto alla salute è un diritto assoluto e naturale?
no.
cioè ovviamente si ma torniamo alle definizioni:
-appunto, si è passati ad una definizione molto allargata di salute che invece non mi trova concorde, quindi, basandomi sulla definizione data dalle carte NO
-il diritto non è automaticamente diritto di fruizione
esemplifico che temo di essere aleatorio/criptico
in natura l'uomo non ha diritti d'apprendimento: avrebbe l'obbligo dell'apprendimento perchè senza imaprare le abitudini dei predatori, i ritmi stagionali,le tecniche di approvigionamento etc. morirebbe (nota: muore comunque, aumenta solo le sue probabilità di durare di più, nulla è garantito).
L'uomo ha un istinto e una propensione naturale all'apprendimento (la curiosità) ma la società umana ha creato l'istruzione ed a catena tutto ciò che è connesso fino a sancirla univocamente come diritto, quindi non naturale ma sociale: il diritto all'istruzione prevede tutti
possano cimentarsi con gli studi a prescindere da censo/etnica/religione/sesso ma se sono capre con gli studi non vanno avanti perchè il diritto sancisce tutti possano aspirare allo studio e provarci non da il diritto ad una laurea a testa.
resto sul fronte procreazione che sennò divaghiamo
In natura l'uomo procrea e da bravo mammifero ha una tara molto forte a riguardo che rasenta il chiodo fisso ed è centrale nel subconscio d'ognuno, come bestie siam fatte così.
Ma il riconoscimento dell'umano desiderio di procreazione origina il diritto a volere tramandare il proprio pacchetto genetico (quindi non creando artificiali impedimenti sociali o legali che te lo vietino se puoi e vuoi procreare) non coincide forzatamente con quello di avere un figlio (a prescindere da tutto, anche da fatto sia sterile,o non abbia un utero per dire)
...
Se possiamo "evitare" di mettere al mondo un "bimbo" (a quello stadio potrei anche chiamarlo ammasso di cellule indifferenziate, doc correggimi) destinato a soffrire a causa di una qualche malattia, perché non farlo e riprovare?
assolutamente

Se possiamo aiutare una coppia con la fecondazione assistita, utero in affitto, adozione bla bla ad avere un figlio perché no?
qui no.
perchè siamo già in troppi, consumiamo come le cavallette e non sappiamo gestirci di un cazzo: ci lamentiamo del nostro essere insostenibili per l'ecosistema per l'egoismo della nostra struttura sociale nell'ingollare risorse, poi però sanciamo come diritto quello di espanderci ancora, a costo di coltivarceli in vitro.
Il fatto è che quando vogliamo siamo esseri senzienti e scientifici e i nostri "retaggi animali" ce li lasciamo alle spalle con uno sbuffo e ragioniamo in termini razionali, in altri invece mettiamo il paraocchi sociale.
Chiamatela eugenetica, chiamatela come vi pare e piace ma credo che tutti siamo contenti dei progressi della medicina negli ultimi 100 e passa anni
io son anche più eugenetico. Difatti ne sono contento come dei progressi fatti dalla petrolchimica negli ultimi 100 anni, poi della razionalità dell'uso fattone parliamone
Dove andremo a finire?
Ci sono uomini che, nel loro delirio di onnipotenza contro la natura, quando si prendono una malattia si curano con degli artificialissimi farmaci invece di accettare il proprio destino che il buon dio ha scelto per loro! Che supponenza.
che difatti una buona pestilenza a fare una pulizia radicale con annessa redistribuzione delle risorse stile XIV secolo io la auspico da mo.
quale buon dio, un po di selezione darwiniana
che poi passo per quello retrogrado quando cerco solo coerente razionalità
