Ieri comprai le ciabatte al mirtillo del soffitto per i binari che non volevano uscire perché faceva freddo, allora mi sposai con un camaleonte per una serata al bar con la graffetta dei coperchi. Inutile dire che da quando non ci sono più le mezze stagioni, i piedi fanno gli sconti ai triceratopi accompagnati all'asilo dei zappatori di plastica ammuffita del Burundi, ma si sa come vanno queste cose, ho udito un leone croccante nel bibidibobidibù all'aeroporto e tutto è andato per il verso del gigabyte a kilometri interrotti. Morale della favola: ho un'ascella scavalcante.